ESCLUSIVA: Reportage dal Festival Italian Metal Heroes 1980-1990

 

Italian Metal Heroes Festival 1980-1990

Sabato 19 Agosto 2023, Segnacco Tarcento (Udine)

Ha incuriosito non poco l’annuncio del primo Italian Metal Heroes Festival, uno degli eventi più attesi dai nostalgici estimatori del metal italiano, soprattutto del periodo 1980-1990. Quello di sabato 19 agosto a Segnacco Tarcento (Udine) all’interno del motoincontro Memorial Raffy, è stato un festival che ha rievocato alla memoria il periodo più avventuroso del metallo italiano, quello fatto di grande passione, sacrifici e sogni. Ed è questo il grande merito del progetto Italian Metal Heroes, che è riuscito a portare al festival nomi storici del metal italiano, ma anche a far tornare sulla scena band in silenzio da anni. I protagonisti trainanti di quel periodo sono stati davvero tanti, ovviamente questo Italian Metal Heroes Festival 1980-1990 li ha omaggiati e rappresentati tutti. Con tanta competenza e professionalità, i No Surprize di Luca Gasparini e John Car, si sono esibiti per primi sotto un sole rovente delle primissime ore del pomeriggio, aprendo in modo esaltante e contagioso una giornata grandiosa.

Gli Steel Sword, davanti a un pubblico caloroso e carico, sono stati autori di uno show brillante, ma anche di un momento emozionante fortemente percepito durante l’esecuzione di “Bad Flowers” dei grandi Steel Crown, dedicata all’amico scomparso Yako De Bonis, straordinario e indimenticabile frontman della band triestina.

Quando sul palco salgono i goriziani Pat Heaven, riformati recentemente per l’occasione, si intuisce chiaramente che la programmazione della serata è entrata nel vivo, infatti, a quasi trent’anni dallo scioglimento della band, e quasi otto dall’ultimo concerto, si sono riuniti in qualità di rappresentanti e protagonisti storici della scena metal nazionale offrendo un’esibizione impeccabile e raffinata. Il loro disco registrato a fine anni ’80 “Welcome to Heaven” è ancora oggetto di culto per appassionati e collezionisti del genere.

Arrivano poi i WYV85 Wyvern 1985 Comeback, incarnazione dei Wyvern, storica band di Parma. Sin dalle prime note di “Bounty Killer” il pubblico si dimostra partecipe e non manca di far sentire il proprio sostegno alla band. La scaletta variegata e possente, ha proposto anche i due nuovi brani presenti nel recente EP “Back and Forth”.

E’ incredibile pensare che un’altra band della vecchia guardia è pronta a salire sul palco. Ebbene sì, gli Axe Hero sono tornati con la formazione storica dopo quasi quarant’anni di pausa con questo moniker. Mirko DeFox Galliazzo si presenta on stage con un abbigliamento in pelle nera borchiata e movenze alla Rob Halford, dimostrando di essere ancora un frontman inossidabile di stampo ottantiano. Si parte con il classico cavallo di battaglia “Lovin Japan” e per tutto lo show padroneggia un’energia coinvolgente con i pezzi più rappresentativi del loro passato come “Country side”, “I’ll Fly” e “The demon will appear”.

Serata indimenticabile, che si avvicina alla chiusura del festival con i gloriosi Spitfire Mk III, altro nome di spicco della scena metal tricolore dell’epoca. La curiosità per l’esibizione è tanta, l’atmosfera è calda in tutti i sensi, infatti, il trio veronese mette a ferro e fuoco una cornice incantevole, mantenendo sempre salda quella classicità metal in stile NWOBHM. Colpiscono nel segno i brani “Spirits of the mountain” e “The eagles are laughing” quest’ultima contenuta nell’ultimo album “Shadows, Phantoms Nightmares” editi da Andromeda Relix e Heart of Steel Records.

Il resoconto finale, è indubbiamente quello di un festival memorabile con tutte band di alto livello, uno spazio dedicato agli stand di vinili e CD, presenti Andromeda Relix, Aua Records, Heart of Steel Records, Planet K Records e lo stand di Enio Nicolini (Unreal Terror, The Black) dove si è svolta la sua preziosa masterclass sull’uso dei powerchord nel basso.

Una giornata indimenticabile all’insegna del metallo italiano sopra e sotto il palco, dove la musica e l’amicizia sono state le vere protagoniste di un festival splendido.

Virgin Music Magazine ringrazia:  Gianluca Sinicco, Denis Baselli e tutto lo staff del festival e raduno.

 

Testo by Luca Ballan, Foto by Amedeo Doda, courtesy by A.N.L. 2023

 

 

Pubblicato da virginmusica

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