RECENSIONE: Fabri  Kiarelli – Stray (2021)

RECENSIONE: Fabri  Kiarelli – Stray by  Katia Paravati

 

Ho conosciuto Fabri Kiarelli come front man dei Mister No, un gruppo sulla scena da tantissimi anni, molto noto in Lombardia e non solo.

Fabri è un chitarrista che ha avuto diverse esperienze con artisti famosi  come Dolce Nera, Tricarico, The Trip – storica prog band, Ha suonato in Prog festival con PFM, Le Orme, Jan Anderson (Jethro Tull) – ha partecipato a tour nel 2012 in Giappone insieme alle Orme e ai Goblin, Banco, Pooh, New Trolls, suonato con Mike Terrana (storico batterista USA del panorama hard rock, Malmsteen, Rage, Masterplan, MacAlpine e altri)

Dal 1998 ad oggi, voce per numerosi spot nazionali quali Algida, Fiat, Alfa Romeo, Mercedes, etc etc .

Una sera mi trovavo in un locale , il Mister Fantasy di Buccinasco ( una delle ultime realtà di Milano e hinterland dove si può ascoltare sempre musica live di ottima qualità) quande vengo a sapere che Fabri ha inciso un nuovo disco. Il disco si intitola STRAY ed è l’ultimo lavoro pubblicato dall’artista.

Pensavo fosse rock ma dopo averlo ascoltato sono rimasta entusiasta….non me lo aspettavo un Kiarelli in questa veste, multipla.

Mi appresto ad ascoltarlo e partono le note del primo brano “Walk through the fire ” una dance anni 80 allo stato puro che mi riporta indietro nel tempo, segue poi “Lady Luke & Mista Fame” con una sezione fiati stupenda . Il terzo brano  “Down the line” sorprende con il suo ritmo Funky anni 70  come la successiva canzone 2Edge of the knife2, dove il basso è potente e la sezione fiati spettacolare. Ci sono brani molto slow che fan ricordare i tempi in cui si ballavano i lenti…tra questi “Juliet & Romeo” e 2Wherever you are2 (che a tratti mi ricorda Mike Francis).

Il Bonus track è una canzone dei T-Rex,  “Bang a gong”,  riarrangiata  da Fabri in maniera superlativa.

Una chitarra suonata con grande maestria  e professionalità ma che non dimentica la parte didicata all’anima, i brani che ti entrano in testa e ti fanno venire voglia di sentirli ancora e ancora,  fanno di questo disco un immancabile feticcio da conservare nella propria collezione.

 

Articolo e foto by Katia Paravati per Photo No Limits – Artisti No Limits

Pubblicato da virginmusica

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