I Post Modern Jukebox live reportage del concerto al Fabrique di Milano

I Post Modern Jukebox hanno portato un’autentica atmosfera degli anni Venti al Fabrique di Milano lo scorso 4 Dicembre (dove ho avuto il privilegio di vederli per la seconda volta) come unica tappa italiana del loro tour europeo.
Fondati nel 2011 dal pianista e arrangiatore jazz Scott Bradlee, i Postmodern Jukebox (PMJ) sono diventati famosi grazie a YouTube, dove, Iniziando in sordina , il gruppo statunitense è diventato subito una realtà virale, accumulando oltre 650 milioni di visualizzazioni e un numero di tour in tutto il mondo vendendo 220 mila biglietti fino ad oggi. Il gruppo è meglio conosciuto per le sue rielaborazioni di brani pop, rock e R & B moderni in mash-up vintage-pop che vanno dallo swing al ragtime alla Motown pubblicando un nuovo video ogni settimana.
L’ultimo tour europeo di PMJ vede in scaletta alcune cover dei loro dodici album, oltre a brani tratti dal loro nuovo album THE ESSENTIALS. Con più di 230 canzoni nel loro ampio catalogo posteriore, PMJ non è certo a corto di successi, più di 20 canzoni in due ore e mezza di spettacolo.
I fan di PMJ sapranno che non ci sono mai due spettacoli di PMJ uguali grazie al cast di musicisti, cantanti e artisti di talento che cambiano di volta in volta.
Il concerto, è stato descritto dai membri del gruppo come “musica grammofono in un mondo smartphone.” E ‘come un tuffo nel passato, ma mescolando old-time music con Beyoncé, Justin Bieber e Selena Gomez, per citarne alcuni. I testi sono gli stessi della versione pop, ma il canto e gli strumenti sono drasticamente diversi. Quando è stata l’ultima volta che hai ascoltato Beyoncé’s Halo con un tocco jazz? Il concetto è interessante e, in qualche modo, funziona. Alla fine, ci si ritroverà a cantare spudoratamente insieme a loro.

Casey Abrams, contrabbasso e voce, Martin Diller, batteria, Clohe Feoranzo al sax, clarino e voce, Mykal Kilgore ,alla voce, Adam Kubota al basso e contrabbasso, Lemar Guillary al trombone, Danny Fox al piano, le 3 cantanti principali Cristina Gatti, Hannah Gill, Haley Reinhart e Alexander Mac Donald, ballerino di tip tap sono i membri della band nella tappa milanese.
Finti duelli tra sessi (musicalmente parlando), schermaglie a suon di voci, brani sensuali o ritmati sono la colonna sonora di una serata che non delude.
Il concerto è stato entusiasmante, molti ragazzi giovani presenti in sala sono arrivati vestiti con abiti vintage intonati allo spettacolo e alcuni si sono messi a ballare swing.

L’intera serata è stata un insieme di note alte, ballad di pianoforte e ritmo che facevano desiderare di ballare.
È una formula infallibile, e andrà avanti per molto tempo, non importa quale sia la line-up di musicisti e cantanti che ci saranno la prossima volta, con i Postmodern Jukebox si vivono sempre notti memorabili.

Articolo e foto courtesy by Katia Paravati

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Pubblicato da virginmusica

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